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. Tutti noi conosciamo le tre fasi principali di una compravendita: la proposta di acquisto, prima e importante fase ove viene proposta una somma, tempi e modalità di pagamento, a cui segue un’accettazione da parte del venditore, in questa fase si conclude un primo accordo soprattutto di natura economica e viene versata un piccola somma a titolo di deposito fiduciario; il contratto preliminare di compravendita (o compromesso), ove vengono definiti tutti gli aspetti della futura compravendita che dovranno tra le altre cose essere riportati nel contratto definitivo, prevedendo il versamento di una somma più congrua a titolo di caparra confirmatoria o caparra penitenziale (a secondo degli accordi);
è utile ricordare che per entrambi i contratti (proposta di acquisto e contratto preliminare di compravendita) c’è l’obbligo di registrazione presso l’Agenzia delle Entrate; Atto Notarile di compravendita, da stipularsi innanzi al pubblico ufficiale che, fatto salvo casi eccezionali, solitamente è il Notaio, ove c’è il vero e proprio passaggio di proprietà con consegna delle chiavi(ad eccezione della nuda proprietà e degli immobili locati)ed il versamento del saldo del prezzo. Soprattutto la prima fase ovvero la proposta di acquisto è stata per anni oggetto di controversie giurisprudenziali e di diverse interpretazioni su cui la cassazione si è più volte pronunciata. |
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November 2020
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